2015-12_Marylebone

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Il progetto prevede per tutta l’area demaniale visionata in sede di sopralluogo, la valorizzazione e riqualificazione architettonica di tutti gli spazi di pertinenza dell’arenile prevedendo innanzitutto la ristrutturazione e risanamento completo dei servizi igienici posti nei vani seminterrati sotto il monumento a Re Umberto I. Inoltre nelle due zone destinate a spiaggia si prevede l’inserimento dei servizi necessari alla balneazione e alla somministrazione di alimenti e bevande. Il tutto alterando il meno possibile la fisionomia del paesaggio, cercando di valorizzando i punti di forza e camuffando il più possibile lo spazio utile per l’alloggiamento delle mansioni, anche perché l’area è chiaramente sottoposta a vincolo ambientale paesaggistico (art. 136 D. Lgs. 42/2004) pertanto ogni proposta progettuale sarà sottoposta alle procedure del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio attraverso l’acquisizione preventiva dell’autorizzazione paesaggistica.

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Partendo dalla descrizione degli interventi di ristrutturazione e attivazione a norma di legge dei servizi igienici ad uso pubblico, abbiamo previsto un intervento che non ha comportato una trasformazione dei tramezzi divisori interni, anche se comunque sarà realizzato un un completo rinnovamento delle superfici murarie, ormai aggredite in massima parte da copiose infiltrazioni discendenti. Si è preventivato nell’elenco dei lavori che seguiranno la demolizione e il rifacimento di tutti i rivestimenti e intonaci. Nella soletta sarà eseguito un saggio alle strutture per capire se le resistenze meccaniche siano in qualche modo compromesse, anche se ad una prima osservazione non sembra che la solidità del solaio sia a rischio, in ogni caso seguirà una relazione tecnica a lavori ultimati che argomenterà ogni scelta di intervento eseguita in corso d’opera.
Il rivestimento sarà costituito da mattonelle in ceramica 10×10 smaltate con inserti in blu turchese. Ci saranno dei lavabi nello spazio comune e le toilette chiuse da nuove porte il laminato laccato lucido. Inoltre è previsto come si vede dal disegno il bagno esclusivo per i disabili che potranno accedere alla spiaggia con pedane amovibili e leggere.
Gli scarichi dei bagni collettivi saranno collegati alla rete fognaria presente a ridosso della strada, a questa si arriverà mediante l’ausilio di una pompa idraulica da collocarsi nel vano tecnico preesistente interrato vicino il monumento. Le condotte di scarico saranno portate in quota mediante traccia verticale sul fondo dei servizi igienci aiutati dal piccolo scannafosso presente dietro. Le condotte saranno portate a quota superiore anche a seguito dei lavori da effettuare agli autobloccanti posti sopra il solaio dei bagni. Questi infatti saranno rimossi per la corretta posa della nuova guaina a garantire che non ci siano più infiltrazioni nei vani sottostanti. Le condotte quindi arriveranno alla pompa nel vano tecnico per poi essere nuovamente riversate nella fogna verso la strada. La traccia sarà da eseguirsi in massima parte nel terreno del prato introno al monumento.
Per quanto riguarda i serramento del locale bagni pubblici, saranno realizzati in alluminio (color canna di fucile) a taglio termico e con tamponature opache in corten. Prevendo nuovo impianto di illuminazione sia interno (a fotocellula per l’accensione istantanea)e sia all’esterno per una facile individuazione degli ingressi nelle ore serali. Dell’impianto illuminotecnico si parlerà più in seguito.
Un’altra pompa idraulica sarà collocata nell’area del chiosco, per consentire il drenaggio degli scarichi provenienti dal chiosco e dal bagno degli addetti, oltre che dalle docce pubbliche e libere collocate vicino il chiosco sul muraglione a confine. Questa seconda pompa sarà collocata nel vano tecnico che sarà realizzato sotto la pedana lignea del chiosco.
Per il chiosco da realizzare, abbiamo scelto di optare per un volume nuovo del tutto rimovibile senza fondamenta, che fosse più compatto possibile, quindi un’ampia pedana lignea che seguendo il piano utile di calpestio del marciapiede riesce a cerare nuova volumetria “nascosta” sotto il piano utile e a vista della padana. seguendo la logica dei bagni seminterrati in asse con il monumento.
La struttura di sostegno è pensata per essere molto leggera, in grado di essere rimossa facilmente e che allo stesso tempo potesse durare anche 30 anni, se pur con le dovute manutenzioni del caso.

Quindi abbiamo scelto una struttura modulare (2,00 x 2,00) realizzata con materiali di prima scelta, con portata di kg 600/mq certificata dalla ditta installatrice con verifica statica secondo le normative vigenti. I piedi di appoggio saranno costituiti da basette regolabili e snodabili, adatti anche a piani in pendenza. Il traliccio interno del telaio strutturale sarà zincato realizzato a freddo garantendo a tutti i componenti una lunga resistenza agli agenti atmosferici, con ciclo di autocontrollo e manutenzione annuale previo contratto sottoscritto con la ditta installatrice. Questo tipo di pedana viene utilizzata per grandi eventi, fiere all’aperto e concerti e garantisce resistenze meccaniche anche a ridosso di ambienti “marini”, un particolare sistema di incastro dei componenti in modo preciso e puntuale oltre a permettere una rapidità di montaggio/smontaggio garantisce un piano di calpestio solido e compatto, costituito da pannelli di 2 x 0.50 mt composto da 3 strati di legno di abete resistente all’acqua e alle variazioni climatiche. L’ultimo strato il più superficiale sarà costituito da legno ricomposto in grado di garantire ulteriormente la tenuta del manto impermeabile negli anni.
La struttura sarà in questo caso tamponata verticalmente da pannelli divisori in cartongesso anti-umido per tutti gli spazi interni e da pannelli in legno di abete trattato per le tamponature esterne

Inoltre sulla quota superiore sarà allestito il chiosco costituito da pensilina a sbalzo in acciaio, il tutto per dare massima leggerezza e trasparenza verso il panorama del lago. La trasparenza è un elemento importante in questo progetto in quanto abbiamo preferito mantenere l’originaria comunicazione visiva panoramica dal fronte strada verso il lago. Questo è stato reso possibile solo grazie al doppio volume del chiosco che in pratica si sviluppa in verticale anche sotto la quota del piano pedana. Infatti come si vede dall’elaborato planimetrico in corrispondenza del fianco laterale della struttura è collocato un collegamento verticale rappresentato da una scala a chioccola in grado di far condurre gli addetti in modo privato e autonomo verso il magazzino/dispensa o verso anche lo spazio del banco secondario che potrà essere utile anche per una seconda “preparazione” più nascosta degli alimenti. Questo per mantenere più pulito possibile il banco superiore a quota pedana, libero da attrezzature a vista, libero da scaffalature retrostanti, le attrezzature necessarie saranno collocate sotto la quota di 110 cm per non essere viste e per non alterare il vuoto prospettico verso il lago. la pensilina sarà a sbalzo, con struttura in acciaio tutta rivestita a squadro dal corten con incassati faretti a led per un’ampi illuminazione degli spazi sottostanti
il lato della pedana che pian piano guadagna quota rilevante, sul fronte lago sarà protetto da parapetto in cristallo ad “L” così come rappresentato nei disegni, e anche il fondo del chiosco fronte lago sarà tamponato da un cristallo 8+8+8, naturalmente tutti temperati, che, senza valenze strutturali, consentirà una maggiore protezione dal vento per gli addetti del chiosco.

Il volume che conterrà i servizi apparirà dal fronte strada sobriamente camuffato, verrà mantenuto un unico piano di calpestio senza rampe o scalini, chiaramente solo la necessaria pendenza per lo scolo delle acque meteoriche. Una luce radente proveniente dal “cordolo” di sostegno dei cristalli segnerà il passo per la discesa, senza apparecchi a vista.
Il materiale di rivestimento il corten del chiosco caratterizzerà dal punto di vista materico la struttura e un po’ tutto il progetto, dato che lo vediamo ripetersi anche nei serramenti dei servizi igienici, oltretutto pensiamo si leghi molto bene con i manufatti attigui presenti su tutta la viabilità di Corso Umberto I. Il fianco laterale e marginale del chiosco che delimita di fatto l’area sul confine sarà prolungato con un segno a terra sempre in corten una sorta di muretto basso 45 cm utile per sedute invernali ma anche veicolo illuminotecnico per poter avere un nastro di luce a terra e nella zona dei tavolini all’aperto. Questo segno architettonico termina sul fronte strada con la comunicazione di quella che potrà essere il nominativo dell’attività (per ora solo orientativamente indicato, e oggetto di valutazioni successive).

L’area della somministrazione con tavolini e sedute all’aperto manterrà un aspetto elegante ma senza rinunciare al confort e e alla praticità funzionale, l’obbiettivo progettuale è quello di non scostarsi mai dalla natura dimensionale di “bar sul lago”. I clienti saranno attratti dalla bellezza del lago valorizzata dalla sobrietà ed eleganza di un bar in completa armonia e rispettoso del paesaggio circostante. Inoltre l’attività non potrà essere slegata dallo stabilimento balneare attiguo, per cui a livello di immagine la soluzione proposta è quella di avere un chiosco a doppio volume, in grado di cambiare pelle quando a livello inferiore il riscontro è con una clientela necessariamente differente che ha a che fare con la balneazione del lago, i servizi delle docce, affitto attrezzature, sicurezza per il salvamento etc.
Ecco perché vi è la presenza di un banco secondario sottostante in linea con il primo, ma con diverse funzioni a seconda anche del momento della giornata. in ogni caso il secondo banco a livello “-1” sarà meno in vista e potrà garantire anche quei servizi meno eleganti rispetto al momento della colazione o aperitivo in riva al lago. Il banco secondario a livello inferiore, per esempio, potrà gestire il noleggio delle attrezzature per la spiaggia durante le ore calde e allo stesso tempo poter somministrare bevande fresche, frutta di stagione e gelati confezionati, mentre nelle ore del pranzo e cena grazie anche al collegamento verticale interno rappresentato dalla scala a chiocciola, gli addetti potranno cimentarsi nella somministrazione dei cibi freschi (sandwiches farciti, focacce pronte, insalate, e aperitivi/cocktail, etc).

 

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Nell’elaborazione del progetto si è consultato e tenuto conto delle principali prescrizioni e disposizioni degli atti normativi indicati dal bando, come il Piano Comunale disciplinare per l’uso del demanio lacuale, il Regolamento Regionale n.13 /R per la gestione del Demanio Lacuale approvato con Decreto Regionale “Disciplina dell’attività balneare dei laghi e lungo i corsi d’acqua piemontesi” del 28/07/2019; Disciplinare di Concessione n. 115 del 04/11/2015; il D.Lgs. n. 163/2006; D.P.R. n. 207/2010 tutto come richiamato nel bando della suddetta gara.
Come contrassegnato dalla Planimetria di progetto, circa il 50% della superficie della spiaggia Demaniale sarà destinato a “Spiaggia Riservata”, la restante parte della spiaggia, il 50% della superficie complessiva sarà destinata a spiaggia libera e pubblica.
Entrambe le tipologie di spiagge sia “libera e pubblica” che “riservata “saranno da considerarsi “attrezzate” e saranno dotati dei servizi necessari per la balneazione, tutti gratuiti per i fruitori della spiaggia, tra cui la pulizia, la sorveglianza, il salvamento, servizi igienici e docce. Tali condizioni, regolamento e elenco servizi, sarà ben leggibile sulla cartellonistica di accesso libero alla spiaggia, posti alle due estremità contrapposte dello stabilimento.
La progettazione non è stata comunque di facile esecuzione, in quanto si sono dovuti rispettare i limiti e vincoli assegnati da bando, pensando dunque a strutture facilmente edificabili in quanto trattasi di elementi tutti modulari e prefabbricati velocemente composti e smontabili all’occorrenza.
La spiaggia è stata concepita come un luogo “aperto” senza sostanziali modifiche di flusso pedonale rispetto allo stato attuale, per cui un luogo comunque “libero” e “attrezzato” , oltre che “sicuro”poi distinguendo una parte come spiaggia “riservata” e l’altra parte come spiaggia “pubblica”

 

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